Laghi

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Laghi della Valle d'Aosta

Laghi Valle d'Aosta
CC Tor des Geants by Stefano Piemonte

Non ci sono grandi bacini in Valle d’Aosta, ma molti piccoli laghi alpini che impreziosiscono il meraviglioso paesaggio, immersi nella natura rigogliosa o circondati dalla rocciosa cornice delle vette d’alta quota. Una meta perfetta per i trekking e le passeggiate di un giorno.

Alcuni laghi della Valle d’Aosta hanno i toni del verde scuro e all’ombra paiono neri come la pece. Altri sono blu intenso, come il cielo terso delle giornate estive più luminose tra le cime delle montagne più alte d’Europa. Figli del disgelo, nascono dalle acque dei ghiacciai, che si fermano ad osservare il paesaggio dei monti prima di scendere a formare i corsi d’acqua della regione. Ecco i laghi più belli della Valle d’Aosta, scelti per voi e proposti come meta delle vostre camminate.

Lago del Miage

Iniziamo con una meta molto turistica, accessibile e di grande bellezza. Siamo ai piedi del Monte Bianco, vicino a Courmayeur. Si parte dalla località La Visaille, lasciandosi alle spalle la frazione Zerotta e raggiungendo l’area pic-nic. Da qui, la strada asfaltata ma chiusa al traffico sale per circa un’ora verso il lago di Combal e il vicino bar-ristoro. Obbligatoria una sosta. Non tanto per rifocillarsi, quando per godere della vista impressionante delle Piramidi di Calcare e del ghiacciaio della Lex Blanche. In vista anche il famosissimo Rifugio Elisabetta, base di partenza per tante vie alpinistiche. Noi però seguiamo le indicazioni per il Miage, che dista solo 15 minuti circa, lungo sentieri che salgono dolcemente per il pendio. Il lago, incoronato dalle creste rocciose, e la vista del ghiacciaio alle sue spalle sono un gelido, ma affascinante spettacolo.

Il Lac du Joux e il lago Leysser

Due al prezzo di uno, per un’ascesa complessiva di circa due ore. Si parte da Saint Nicholas, frazione Vens. Raggiungete la chiesa di Vens, poi svoltate a destra in auto. Alle ultime case parcheggiate (la sterrata permette anche di proseguire in macchina, a vostra scelta). Seguite il segnavia n° 17 e raggiungete in mezz’ora il Lac du Joux, piccolo bacino tra boschi di conifere e pascoli. La vera escursione inizia qui. Seguite la strada poderale, lasciandovi alle spalle la prima diramazione a sinistra. La strada si insinua tra i boschi del vallone di Vertosan quasi in piano. Alla prima svolta a gomito, lasciate la poderale e proseguite dritto per la strada pastorale. Una nuova svolta segnala la partenza del sentiero, che sale nel bosco e punta alla comba Leysser. Non c’è segnavia, ma gli ometti di sassi vi guideranno a un laghetto color pece perfettamente incastonato nei bastioni rocciosi.

Laghi di Dziule

Siamo sempre all’imbocco della Valdigne, nel piccolissimo comune di Avise. È dalla località di Vedun che parte uno dei più begli itinerari lacustri della Valle d’Aosta. Ci si addentra dal parcheggio della chiesa nel vallone di Vertosan, fino a raggiungere le malghe di Clapey. La poderale diviene una sterrata e proseguiamo per il villaggio di Jovencan. Al bivio di Jovencan prendiamo a destra, ci lasciamo alle spalle i ruderi di una vecchia baita e svoltiamo a destra sul sentiero che incontriamo poco prima del ponte sul torrente. Teniamo la sinistra mentre il sentiero risale il pendio erboso. In tutto, il percorso è di circa tre ore e mezza, ma i due laghetti che ci accolgono con le fioriture di stagione, e lo spettacolo delle cime attorno al colle Citrin, sono un premio più che adeguato per le nostre fatiche.

I laghi Lussert

Se siete dalle parti di Cogne e siete amanti dei laghetti di montagna, c’è un sentiero che non potete assolutamente perdervi. Attenzione, richiede pazienza e un poco di preparazione, perché potrebbero volerci quattro ore circa di cammino per visitare tutti e tre i bellissimi laghetti di Lussert. Il sentiero è il numero 9 della valle di Cogne, che parte dalla frazione di Gimillan. Siamo già abbastanza in quota, a circa 1800 metri di altitudine. Non preoccupatevi del primo bivio: i due rami fanno anello e si ricollegano più avanti. Si sale tra pascoli e malghe, fino al costone roccioso e al boschetto che conducono in una seconda vallata, dove si raggiungono le baite del Grauson vecchio. Il sentiero è per lo più poco impegnativo, tra prati e ruscelli, fino alle malghe di Grauson nuovo. Qui parte la pietraia che conduce al Lussert inferiore, il primo lago sul sentiero, immerso nel verde dei pascoli. Guardatevi indietro. Ci avete messo circa tre ore fin qui. Soddisfatti? Ma come, non vorrete privarvi della vista del Lussert Medio? Dopotutto dovete solo tornare sui vostri passi per qualche decina di metri e imboccare il bivio verso sinistra, superare i ripidi tornanti che risalgono la cengia rocciosa e trovarvi di fronte lo spettacolo blu cobalto del secondo lago. L’erba è rimasta pochina, dopo questi venti minuti aggiuntivi di cammino. L’acqua ha cambiato colore e contesto. Il sentiero è salito rapidamente e continua, inerpicandosi a destra del lago, su per le rocce rossastre di un costone piuttosto ripido. Un quarto d’ora dopo, lo scenario cambia di nuovo. Incastonato nella pietraia, il Lussert Superiore è uno splendido specchio blu scuro. Niente più erba, solo alcuni fiori delle rocce, se siete fortunati. Stanchi? Possiamo capirlo. Soddisfatti. Ne siamo certi.

Il Lago Blu

Ci perdonerete se l’ultima delle nostre proposte è la più turistica in assoluto. Forse troppo turistica per i duri e puri della montagna. Ma il Lago Blu, alle porte del paese di Cervinia, è un luogo meritatamente famoso e frequentatissimo. Siamo ai piedi del Cervino, i cui quattromila metri e oltre di altezza si specchiano nelle acque poco profonde. In realtà si chiamerebbe lago Layet questo meraviglioso, per quanto piccolo, bacino contornato dalla stretta valle che inquadra una delle più scenografiche montagne delle Alpi. Ma è ben più noto con il nome di Lago Blu per le particolari alghe che vivono sui suoi fondali, che riflettono sfumature intense, quasi color indaco, sulla superficie. Se avete modo, visitatelo nei mesi del disgelo, ai primi di Maggio o a fine Aprile, quando la neve indugia ancora sui prati circostanti, in un gioco di colore con la fioritura dei primi bucaneve.

Per saperne di più sui laghi della Valle d'Aosta consigliamo la guida 100 laghi della Valle d'Aosta. Le escursioni più belle scritto da Davide Zangirolami, Palmira Orsieres e Luciano Ramirez (ed. Priuli & Verlucca).